La bufera di neve che ha colpito le Cicladi è il segno del cambiamento climantico?
9 Marzo 2022Il mese scorso, una insistente tormenta di neve ha travolto la Grecia continentale e, a sorpresa, moltissime isole nel Mar Egeo, comprese Mykonos e Santorini. Le immagini sembravano raccontare un paesaggio etereo. Un delicato strato di neve ha coperto per giorni tutte le – già – case bianche a Mykonos town, arrivando fino alle spiagge.
Ora che la primavera si affaccia e le stagioni sembrano tornare al loro regolare flusso, è il caso di analizzare quanto il cambiamento climatico stia interessando la Grecia. La bufera di neve è da considerarsi un evento eccezionale, eppure Atene è stata pesantemente ricoperta di bianco, come già accaduto l’anno scorso. Le immagini di una Acropoli innevata sono diventate virali in un attimo.

La deforestazione della regione Attica
La progressiva deforestazione della regione dell’Attica ha lasciato la capitale greca privata della sua naturale protezione sia dai freddi venti siberiani durante i mesi invernali, sia dalle ondate di afa soffocante in estate. Questa è sicuramente una delle ragioni per cui assistiamo, sempre più di frequente, ad eventi naturali così estremi.
Nel Gennaio 2021, la stessa area fu interessata prima da un anticiclone che portò temperature alte per una settimana (con picchi di 30 gradi Celsius), che permisero ai Greci di godere delle meravigliose coste del loro paese. Ma, subito dopo, il freddo ha cambiato completamente la scena: è sembrato di assistere ad un mix di stagioni in un breve arco di tempo.
Lo scorso gennaio non è stato poi così diverso, ma la morsa del gelo, questa volta, è giunta con prepotenza fino a Creta, travolgendo Mykonos e Santorini sul suo percorso.

Il cambiamento climatico sta aumentato la frequenza di eventi imprevedibili
Il cambiamento climatico sta aumentato la frequenza di eventi così imprevedibili, gettando le isole greche in un isolamento ancora più feroce. I tumultuosi venti del Mar Egeo stanno diventando ancora più potenti, rallentando o bloccando totalmente le navi.
Per di più molti gatti e cani randagi, nonché gli asini a catena subiscono gli effetti di questa situazione. Molti ricevono il supporto internazionale degli amanti degli animali sparsi in tutto il mondo. Per Mykonos, è possibile visitare il sito https://mykonosanimals.org/ e scoprire di più su come aiutare.

Sono stati registrati innumerevoli disagi e danni significativi per le attività agricole.
Non è accaduto solo a Mykonos, ma anche a Santorini, dove la produzione di vino ha registrato importanti perdite.
La Grecia, però, continua ad essere uno dei paesi meno propensi ad agire a tutela dell’ambiente. Per esempio, nell’ambito della raccolta differenziata dei rifiuti, i risultati sono estremamente deludenti. Facendo un paragone con gli altri membri, nel periodo 2010/2019, la percentuale si attenta attorno al 14.4, sotto la media europea e lontano da un paese come la Germania, che raggiunge il 67%.
Isole come Santorini, Mykonos o addirittura Corfù non possono gestire la quantità sproporzionata di rifiuti che producono durante la stagione estiva, compromettendo così il loro ambiente naturale nel medio-lungo periodo.

Una piccola rivoluzione è iniziata
Una piccola rivoluzione però, è iniziata ed investirà anche la Grecia, cambiandone la filosofia energetica. Tilos è infatti l’isola “pioniera” di un progetto che assicurerà una indipendenza energetica, ma soprattutto pulita, a tante isole del paese. Una turbina eolica e dei pannelli fotovoltaici offrono già oggi agli abitanti dell’isola l’energia di cui necessitano durante l’interno, coprendo il 60/70% del fabbisogno estivo quando la richiesta aumenta per la presenza di migliaia di turisti.
Questi passi saranno sufficienti per proteggere la Grecia ed il suo prezioso ambiente? Molti sforzi devono ancora essere compiuti, ma il sentiero obbligato per tutelare l’ecosistema naturale è l’obiettivo soprattutto della più giovane generazione del paese.